Collettanea

Appunti in ordine sparso

Mese: luglio, 2013

Sorpresa e sospesa

Lo scrittore mette in atto una strategía comunicativa per spingere il lettore a farsi domande. Lo fa ponendo delle domande, degli interrogativi enimmatici oppure facendo allusioni sugli eventi futuri che coinvolgeranno un personaggio. Leggi il seguito di questo post »

Benjamin Lee Whorf – Science and linguistics

Esiste un sistema di « logica naturale » (definizione whorfiana per « senso comune ») che si fonda sulle abitudini linguistiche, inconsce e automatiche, che generano le nozioni relative al linguaggio che tutti i parlanti — intuitivamente — hanno. Leggi il seguito di questo post »

L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica – L’aura

Se il rivolgimento della sovrastruttura, dice Benjamin, procede molto piú lentamente di quello della struttura, le tendenze di sviluppo dell’arte, dunque di parte della sovrastruttura, nelle mutate condizioni di produzione non dovrebbero essere sottovalutate ai fini della lotta di classe. Leggi il seguito di questo post »

Enigmi

Una volta definiti genere e pubblico, lo scrittore può indurre nel lettore un certo numero di attese, le quali sono definite dalla tradizione e dalla normativa del genere che ha scelto.
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Il patto narrativo

Nella narrativa naturale e spontanea si raccontano fatti realmente accaduti — pur manipolati involontariamente: il narratore, per quanto si proponga d’esser fedele alla realtà storica, non potrà fare a meno d’introdurre elementi fittizi, dovuti al fatto ch’egli rivive nel presente un avvenimento del passato, rielaborandolo.

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Epos e romanzo

Michele Bachtin [Epos e romanzo, in G. Lukács, M. Bachtin et al. Problemi di teoria del romanzo, Torino: « Einaudi », 1976] propone un’interpretazione del rapporto tra romanzo e racconto epico-mitico. Secondo il critico letterario russo, il romanzo si oppone ai generi alti della tradizione, tragedia, lirica e, in particolare, l’epica, per alcune caratteristiche: Leggi il seguito di questo post »

Origini e sviluppi della narrativa

Prima della scrittura, la narrazione orale aveva un ruolo quasi istituzionale: serviva a tramandare il patrimonio di conoscenze della comunità. Negli ultimi secoli, l’invenzione della stampa prima, l’alfabetizzazione di massa e la diffusione dei media di massa poi hanno contribuito a limitare grandemente gli spazi dedicati alla narrazione orale. Leggi il seguito di questo post »

La narrativa

Gerald Prince in Narratologia (ed. it. 1984) propone una definizione di narrativa come « rappresentazione di avvenimenti e situazioni reali o immaginari in una sequenza temporale ». La narrativa implica dunque la dimensione del tempo: piú specificamente possiamo dire che essa dà un senso al flusso disordinato — il continuum — degli eventi. Leggi il seguito di questo post »